Allestimento permanente Casa degli Spaventapasseri

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Allestimento permanente tratto dalla ricerca etnografica di Flavio Faganello

Con questo intervento si è data sede permanente al materiale raccolto da Flavio Faganello e documentato in una ricerca etnografica protrattasi per quasi vent’anni. E’ infatti dai primi anni ’80 che il fotoreporter trentino, seguendo un’intuizione che ben presto si trasforma in consapevole ricerca, testimonia una realtà, allora presente nelle valli della sua regione, fotografando una grande quantità di soggetti (oltre 5000 diapositive a colori e numerosi negativi in bianco e nero di vari formati, che sono rimasti in dotazione al museo) che testimoniano la rapidissima trasformazione che ha investito questi oggetti e che rischia ora di portarli alla scomparsa, complice la tecnologizzazione dei processi legati all’agricoltura.

Oltre a questo materiale documentario Faganello ha pazientemente collezionato gli stessi spaventapasseri (circa 50 oggetti, tra elementi antropomorfi, girandole e meccanismi vari), testi preziosi proprio perché contestualizzati dalla ricerca fotografica. Questo lavoro ha trovato un suo primo importante riconoscimento con la mostra tenutasi al Museo Tridentino di Scienze Naturali a Trento, curata dall’arch. Roberto Festi, tra la fine del ’98 e i primi del ’99.

Il grande successo di pubblico, con una affluenza superiore ad ogni aspettativa (oltre 19000 presenze) e il favore della critica, hanno consentito la successiva realizzazione di ulteriori mostre: a Merano, in occasione della Meran flora all’interno della Kurhaus tra l’aprile e il maggio del 1999, a Pergine, nell’ambito della manifestazione Pergine spettacolo Aperto, a Primiero, nella scenografia di villa Wesper, a Nogaredo, a Palazzo Candelpergher, a Como, presso il Museo Archeologico P.Giovio, a Innsbruck, presso il Tiroler Volkskunstmuseum, dove la mostra rimase dal giugno all’ottobre del 2000, fino all’ultima esposizione tenutasi a Castel Roncolo a Bolzano nel 2001.

L’interesse suscitato da queste iniziative culturali ha suggerito l’opportunità di realizzare un allestimento dal suggestivo nome “casa degli spaventapasseri” curato dallo studio in collaborazione con l'arch. Arrigo Rudi, in grado di accogliere in modo permanente questi oggetti e la splendida raccolta di immagini, per consentirne la conservazione e promuovere la ricchezza culturale che essi rappresentano per la civiltà contadina trentina, ma non solo per questa. Oltre a predisporre l’allestimento i progettisti hanno ridefinito i percorsi all’interno dell’edificio attraverso una serie di interventi che si sono resi necessari per assecondare la normativa di settore ma anche per garantire una migliore fruibilità del museo; i più importanti di questi interventi hanno riguardato la ricostruzione della scala interna principale, e la realizzazione di una scala esterna protetta.

Per collegarsi al sito del museo selezionare il seguente link: Casa degli spaventapasseri


  • Il fotoreporter Flavio Faganello

    "A parte la sua istintiva intuizione e la conquistata bravura, di Flavio è caro il ricordo come persona: la sua discrezione, la sua serietà operativa, il suo approccio all'uomo e alla natura mi fanno dire che oggi non v’è fotografo, o scrittore, o pittore che sappia raccontare la vita della gente di montagna come ha fatto lui. Ha testimoniato un tempo e un mondo non ripetibili."

    Mario Rigoni Stern

  • Faganello con la raccolta degli spaventapasseri

    In questa fotografia di Gianni Zotta, Faganello ci mostra i "suoi" spaventapasseri, temporaneamente riposti nella sua cantina, oggetti raccolti con una paziente ricerca sul territorio che si è protratta per anni, inseguendo una suggestione che nasceva dal desiderio di documentare una realtà ormai scomparsa, testimonianza di un rapporto con la campagna in larga parte perduto.

  • Vista dell'allestimento

  • Vista dell'allestimento

  • Vista allestimento

    Uno degli spaventapasseri raccolti da Faganello, realizzato questo con una vecchia camicia, semplici sacchi di nylon e carta regalo su struttura in legno.

    Per vedere lo spaventapasseri nel suo contesto nella fotografia di Faganello selezione questo link che dà accesso al sito della Casa degli spaventapasseri dove troviamo una selezione di fotografie di Faganello visibili on line, naturalmente soggette a Copyright.

  • Vista allestimento

    Uno degli spaventapasseri raccolti da Faganello, realizzato questo con semplici sacchi di nylon e carta regalo su struttura cruciforme in legno.

  • Vista allestimento

    Un altro degli spaventapasseri raccolti da Faganello, realizzato come bambola a grandezza naturale con una appariscente parrucca rossa.

  • Girolamo

    Al termine del percorso espositivo, occultato dietro un pannello che racconta la sua storia, si incontra lo spaventapasseri Girolamo.

    La storia inizia nel ‘94, quando a Madrano, fra Civezzano e Pergine, Faganello vede lo spaventapasseri Girolamo e diventa amico del vecchio, artefice dello spauracchio;

    l’uomo, all’età di 86 anni, scolpisce ancora teste di legno bellissime per poi fissarle ad alcuni paletti nelle vigne.

    Flavio passa e ripassa, fotografa Girolamo e un giorno chiede al vecchio:“devo fare una mostra con gli spaventapasseri, me lo dai il tuo?”

    Il vecchio è gentile ma, fermo, rifiuta: “non posso, è mio amico. Mi fa compagnia”Passano gli anni, Faganello ritorna spesso e, quando scorge Girolamo fra i filari, pensa a quell’amicizia nel silenzio fra il vecchio e la sua opera, lo spaventapasseri.

  • Ancora Girolamo

    Ma un giorno, fra le vigne, Girolamo non c’è più.

    Faganello entra nel vigneto, si avvicina alla baracca e lì trova lo spaventapasseri, seduto a tavola, mentre il vecchio mangia tranquillamente un pezzo di pane e salame proprio di fronte al suo amico.

    “Buon appetito” dice Faganello; ma l’anziano si sente in dovere di intervenire: “ven bèn i me nipoti a trovarme, ma lù el me fa compagnia quando son solo”.

    E poi racconta ancora che Girolamo lo metteva sempre fuori al mattino e lo ritirava in casa la sera, e insomma gli era proprio amico.

    L’autunno successivo c’erano i grappoli d’uva sulle vigne di Madrano, ma non si vedeva né il vecchio né Girolamo. C’era una ragazza, la nipote, a curare la vigna:“il nonno è morto”“e Girolamo?”“non possiamo darvelo. È il ricordo del nonno

    ”“mi serve per ricordarlo in una mostra”“

    possiamo imprestarvelo, questo sì. Il nonno ce l’ha detto: c’è quel fotografo –ha detto- potete imprestarglielo per la mostra, ma poi che ritorni a casa.

    È anche lui amico di Girolamo”.

  • Origami

    In occasione dell'apertura del museo era stata predisposta una brochure informativa che, in sintonia con la filosofia che permea l'allestimento, poteva essere riutilizzata dai bambini per costruire un origami a forma di girandola

    Selezionare i seguenti link per scaricare il secondo lato della brochure da piegare e le istruzioni per realizzare l'origami.

  • Progetto allestimento piano terra TAV EA01

    Vedi la tavola ingrandita come file jpg: Tavola EA1

  • Progetto allestimento piano primo TAV EA02

    Vedi la tavola ingrandita come file jpg: Tavola EA2

  • Progetto allestimento piano primo A TAV EA 03

    Vedi la tavola ingrandita come file jpg: Tavola EA3

  • Progetto allestimento piano secondo A TAV EA 04

    Vedi la tavola ingrandita come file jpg: Tavola EA4

  • Progetto allestimento piano secondo B TAV EA 05

    Vedi la tavola ingrandita come file jpg: Tavola EA5

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Le imprese e gli artigiani che hanno reso possibile la realizzazione del progetto

"Il vero artigiano è uno sperimentatore nato, ma intelligente, calcolante. Non sperimenta mai come questo fosse un fine a sé, come se la novità per la novità fosse un valore. Egli trasforma e innova muovendosi sempre dalla e nella tradizione. Mai è così fedele a essa come quando prova qualcosa di inedito... " 

Massimo Cacciari

Link utili

Per le opere da fabbro e di carpenteria metallica:  Frainer & c s.n.c.

Per le opere da falegname e di carpenteria in legno: AGMA di Giovanni Mantovani



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Architetto Paolo Bertotti
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